
Per fare una poesia dadaista – Tristan Tzara (Da Manifesto sull’amore debole e l’amore amaro, 1920)
Prendete un paio di forbici.
Scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che voi desiderate dare alla vostra poesia.
Ritagliate l’articolo.
Tagliate ancora con cura ogni parola che forma tale articolo e mettete tutte le parole in un sacchetto.
Agitate dolcemente.
Tirate fuori le parole una dopo l’altra, disponendole nell’ordine con cui le estrarrete.
Copiatele coscienziosamente.
La poesia vi rassomiglierà.
Ed eccovi diventato uno scrittore infinitamente originale e fornito di una sensibilità incantevole, benché, s’intende, incompresa dalla gente volgare.
Esempio: quando i cani attraversavano l’aria di un diamante come le idee e l’appendice della meninge indica l’ora del risveglio programma (questo titolo è mio) prezzo essi sono ieri accordandosi poi quadri / apprezzare il sogno epoca degli occhi / pomposamente che recitare il vangelo genere si oscura / raggruppa l’apoteosi immaginare disse fatalità potere dei colori / taglio sesti stordito la realtà un incanto / spettatore tutti da sforzo qui non è più 10 a 12 / durante divagazioni giravolta scende pressione / rendere pazzi alla spicciolata carni su uno mostruosa opprimente scena / celebrare ma loro 160 discepoli nel passo ai messo nel mio madreperlaceo / fastoso di terra banane sostenne illuminarsi / gioia domandare riuniti quasi / di a qui uno tanto che lo invocava delle visioni / dei canta queste ride esce situazione sparisce descrive questa 25 danza salvezza dissimulò il tutto di questo non è fu / magnifica l’ascensione al nastro meglio luce di cui sontuosità scena music-hall / riappare seguente istante si agita vivere / affari che non c’è prestava / maniera parole vengono queste persone.
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